mercoledì 10 giugno 2015

Informativa cookies

LEGGE SUI COOKIES!!!

Questo blog è ospitato su una piattaforma di Google. Ti scaricheranno dei cookie, biscotti informatici che registreranno addirittura i tuoi preziosissimi dati, tipo se clicchi sulla pubblicità di un'auto o di un gelato. Se non vuoi tutto ciò, chiudi il browser, spegni il PC e vai a buttarlo nel fuoco eterno del monte Fato (chiedi a Frodo per la strada).

Perchè il governo ha accesso al tuo C/C, sa quante volte vai al ristorante, cosa mangi, con chi parli al telefono e cosa dici. Ma ti vuol proteggere dal malaugurato caso che ti compaia in un banner la pubblicità di un ristorante di pesce come quelli che piacciono a te. Il Governo vuole tutelare i tuoi dati, la tua privacy, la stessa per cui firmi migliaia di moduli ogni volta che devi anche solo andare al cesso. Per questo tocca mettere questi avvertimenti del cazzo in qualsiasi sito.

Si ringrazia http://ziofrango.blogspot.it/ per la consulenza informatica!

lunedì 2 febbraio 2015

Anno nuovo, esondazione nuova

foto di Giovanni Piano.

La cadenza biennale non è stata rispettata, purtroppo.
Non sono passati nemmeno 10 mesi, che registriamo una nuova disastrosa esondazione del Sele, con rottura del solito argine e conseguente allagamento della frazione di Gromola.
Assistiamo al solito scaricabarile tra Comune e Regione.

Comune e Consorzio di Bonifica di Paestum: "La responsabilità è chiara e precisa e va individuata nella regione Campania, nel comportamento omissivo e burocratico del Genio Civile, nei soliti signori del NO che annoverano gli ambientalisti di mestiere i vari apparati di parchi e riserve che impediscono ogni intervento sugli argini e per la manutenzione dell’alveo fluviale. Il Sele non ha più letto ed è stracolmo di piante e vegetali di ogni tipo e di materiale pietroso e sabbioso che non viene manutentato da circa 30 anni. Invitiamo la Prefettura ed il Governo, ed anche la Magistratura Penale e Contabile, ad intervenire per accertare responsabilità ed attivare soluzioni immediate."

Da parte sua l'assessore regionale alla Protezione civile e Difesa del suolo, Edoardo Cosenza, così commenta l’ennesimo tragico evento: “Il Comune ha perso una grande occasione per la tutela della sicurezza dei cittadini e la mitigazione del rischio. Dall’ente cittadino non è pervenuta la richiesta di finanziamento. Il progetto è stato invece presentato dal Consorzio di Bonifica Sinistra Sele che però non è soggetto finanziabile secondo le regole europee, a causa della composizione dei soci. Se quella proposta fosse stata presentata dal Comune, oggi si starebbero portando avanti i lavori di messa in sicurezza dell’area."
Peccato che in un comunicato stampa del 13/03/2014 lo stesso assessore si vantava dello stanziamento per il rifacimento degli argini e dell'avvio della gara per la realizzazione degli stessi.


venerdì 14 marzo 2014

Gli argini ... del Basso Impero

Con cadenza biennale si ripete questa sequenza:
piogge, esondazione Sele, indignazione per la mancanza di manutenzione degli argini e la pulizia degli alvei, stanziamento del solito milione di euro da parte della Regione Campania.

 E' di ieri la notizia di un nuovo stanziamento da parte della Regione Campania di un milione e 200 mila euro per la messa in sicurezza degli argini. Ne danno notizia con grande enfasi l’Assessore alla Protezione civile e ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza e il presidente del Consorzio di Bonifica di Paestum Vincenzo Fraiese.

La stessa scena si era già ripetuta due anni fa, settembre 2012, alla presenza dei soliti Cosenza e Fraiese, all'epoca si aggiunse anche quella dell'allora consigliere regionale, oggi senatore della Repubblica, on. Eva Longo. Importo quasi identico anche allora: un milione e 1OO mila euro per il ripristino e il sovralzo delle arginature del Rio Ciorlito e del collettore Acque Salse.

Appuntamento alla prossima alluvione, più o meno tra due anni!

http://www.salernonotizie.it/2014/03/13/alluvione-bacino-del-sele-ass-cosenza-1-milione-e-200-mila-euro-per-rifare-argini/ 

http://www.stiletv.it/index.php/news/8718/Capaccio_Rio_Ciorlito:_un_milione_di_euro_per_la_messa_in_sicurezza_dalla_Regione#.UyLYfPl5Np4

martedì 18 maggio 2010

La fogna ... del Basso Impero

In un paese normale le fogne confluiscono in un depuratore, prima dell'immissione a mare. Nel Basso Impero ... NOOOO!!!!

Sembra che la rottura della strada sia stata intenzionale per evitare che il tombino saltasse a causa della fognatura ostruita. Sono due mesi che gli abitanti del luogo denunciano quest'emergenza, ma l'amministrazione comunale non ci sente!

Certo, ricordando l' "intervento" di due anni fa giù al mare ... la cosa non mi meraviglierebbe!

Le acque reflue scorrono, attraverso la canaletta, a valle passando per la madonnina della rotonda del Chiorbo per poi immettersi nel canale che si immette in Capodifiume a Ponte Marmoreo, prima di sfociare a mare a Licinella. Complimenti, anche quest'anno il mare di Paestum ha conquistato la bandiera ... marrone!

martedì 2 febbraio 2010

Mister RUSPA ... torna in azione!



Dopo il "servizio" fatto giù a mare l'estate del 2008, il nostro super ... RUSPISTA torna al lavoro ... e azzecca un'altra magra figura!

martedì 26 gennaio 2010

Il nucleare ... del Basso Impero.

Recentemente, per animare il dibattito politico in vista delle prossime elezioni regionali è stata rispolverata una mappa del CNEN del 1979 e sono stai segnalati avvistamenti di ... U.F.O.? no ... di fantomatici tecnici ENEL e del governo che facevano sopralluoghi a Foce Sele per valutarne la possibilità di metterci una centrale nucleare.
Questi bontemponi dell'informazione, hanno però trascurato due fattori importanti, ma che è bene non rilevare ai lettori del Basso Impero!
La prima, appunto che si tratta di una mappa del 1979 e quindi superata per tutti i terremoti che si sono succeduti e per le esondazioni del Sele, verificatesi negli ultimi 30 anni.
La seconda è che una mappa, diffusa dall'ANSA, ma smentita dal governo, c'è già! E non prevede nulla a Foce Sele. Mappa che è stata VOLUTAMENTE ignorata per creare il caso, Foce Sele.

Colgo l'occasione di questa bufala giornalistica, per fare qualche riflessione sul nucleare.

L'amico Giovanni Monzo si auspica un futuro con fonti d'energia pulite e a rischio zero! Cosa che ci auguriamo tutti. Purtroppo fonti a rischio zero, non esistono!

Anche le più pulite, l'idroelettrico e l'eolico, hanno dei rischi. Per la prima la possibile rottura della diga che l'alimenta, per il secondo un impatto paesaggistico e, a detta di alcuni ornitologi, influenze nefaste sui flussi migratori di alcune specie di uccelli. Premesso questo, a mio avviso, restano le due fonti di energia migliori in assoluto.

Purtroppo, la prima è sfruttata quasi completamente, la seconda ha costi di installazione e manutenzione notevoli. Inoltre non può garantire una produzione costante.

La verità è che il nucleare non si pone in concorrenza con le "fonti rinnovabili" di cui continua lo sviluppo, ma ci dovrebbe sottrarre, in parte, da quella dipendenza dai combustibili fossili (petrolio, carbone e gas) che oggi rappresentano l' 84% della nostra produzione di energia elettrica. Non credo, e lo ha ammesso anche il governo, che si possa superare entro i prossimi 20 anni il 20% del nostro fabbisogno energetico con il nucleare.

Teniamo presente che il nucleare rappresenta il 35% della produzione di energia elettrica in Germania, il 60% in Svezia, fino al 78% della Francia (caso limite giustificato solo perché vende la corrente all'Italia).

Recentemente il governo britannico ha annunciato la costruzione di nuove centrali nucleari, ritenute uno strumento chiave per affrontare la lotta contro i cambiamenti climatici, attraverso l'utilizzo di una fonte 'pulita' quale l'energia atomica. L'Italia, purtroppo, non ha scelta, deve ritornare al nucleare se vuole rientrare nei parametri fissati dal protocollo di Kyoto. Se guardiamo la mappa delle centrali nucleari in Europa



come possiamo vedere, siamo circondati e nessun altro paese si è fatto lo scrupolo che si è fatta l'Italia nell'impiego dell'atomo a scopi pacifici!

Ma da dove nasce questo scrupolo? Io ritengo che i nostri politici abbiano lavorato molto bene nel 1986, con una campagna di terrore e di disinformazione che ci ha condotti al risultato scontato del referendum del 1987.

Con quale fine? Aumentare la dipendenza italiana da quelle che erano allora le lobby amiche dei nostri politici. Craxi aveva tutto l'interesse a spingere il petrolio dei suoi amici arabi e il gas nordafricano.

La DC il petrolio delle sette sorelle, il PCI il petrolio e il gas dell'URSS.

Conveniva a tutti ... tranne che agli italiani!

Aggiungeteci che all'epoca l'informazione la facevano solo la RAI e i quotidiani (non c'era internet e non c'erano i TG privati) e capirete come è stato semplice far passare il nucleare come il male assoluto. Convinzione che è ormai radicata quasi quanto la fede cattolica.

Spero che questo intervento vi incuriosisca e vi spinga ad andare oltre gli slogan stereotipati "NO AL NUCLEARE!" per cercare di capire come funziona una centrale nucleare, quante scorie produce, quanto uranio consuma e come vivono i milioni di europei che ci vivono a contatto.