Cosa sarebbe Capaccio senza la Forestale?
Certo se l'esempio lo dà il primo cittadino:
la Città di Salerno — 31 marzo 2006 pagina 21
Sequestri nell abitazione di Marino
• CAPACCIO. Scatta il sequestro per l’abitazione in cui risiede l’ex sindaco Pasquale Marino. La villa, situata a Rettifilo, è di proprietá del figlio, che deve rispondere di abusivismo edilizio. Il provvedimento di sequestro è stato eseguito ieri dagli uomini della guardia di finanza della compagnia di Eboli, al comando del capitano Clemente Crisci, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno.
• All’intestatario del manufatto viene contestato di aver effettuato un cambio di destinazione d’uso, utilizzando una concessione edilizia rilasciata per un fabbricato rurale per realizzare, invece, un’abitazione. L’apposizione dei sigilli eseguita dai finanzieri su richiesta del sostituto procuratore Roberto Penna, ha riguardato solo una parte della villa. All’ex sindaco di Capaccio, infatti, è stata concessa la facoltá d’uso dei locali di utilizzo primario. Sono stati posti sotto sequestro tutte le pertinenze della villa: un garage, una mansarda e uno scantinato che non potranno essere utilizzati.
• La denuncia per abusivismo edilizio nei confronti del figlio dell’ex sindaco Marino era scattata giá alcune settimane fa a seguito delle verifiche condotte dagli agenti del comando di polizia municipale di Capaccio scalo, coordinati dal comandante Emilio Grimaldi. I caschi bianchi in quell’occasione avevano rilevato degli abusi edilizi consistenti nel mutamento della destinazione d’uso del fabbricato ad uso rurale, trasformato da deposito agricolo a civile abitazione. Abusi per i quali l’intestatario della villa è stato denunciato alla Procura, mentre la struttura è stata colpita da un’ordinanza con cui il Comune ha ordinato di ripristinare l’originaria destinazione d’uso che prevedeva la costruzione di un deposito agricolo.
• Nei giorni scorsi il magistrato ha richiesto una ulteriore integrazione d’indagine effettuata dagli agenti di polizia municipale. Questi ulteriori elementi hanno fatto scattare il sequestro preventivo effettuato dagli uomini del capitano Crisci su richiesta della stessa Procura. Sembrerebbe che l’abuso non possa essere sanato in quanto è stato sfruttato tutto l’indice di edificabilitá consentito, pertanto la struttura rischia di essere colpita da un provvedimento di demolizione.
• Ad ogni modo, il provvedimento dovrá essere sottoposto a convalida da parte del gip. Il proprietario giá in quella sede potrá far valere le proprie ragioni, presentando la documentazione in suo possesso per dimostrare la regolaritá delle opere realizzate.
Angela Sabetta