Vi ricordate quando a ottobre 2008 posi l'attenzione su quel "pacco" che il Comune voleva rifilare?
Mi riferisco all'appalto per la raccolta e vendita di pigne su aree demaniali del Comune di Capaccio per un'estensione di 95 ettari. Base d'asta poco meno di 41mila euro. Bene, l'appalto fu aggiudicato ad una Ditta Import – Export di Capaccio per € 41040,16 (€ quarantunomilaquaranta/16) oltre IVA.
Ottimo, per il Comune, direte!
Certo, se non fosse che al "pacco" è seguito il "contropacco"!
Infatti, ai sensi dell'art. 1 del Capitolato Speciale d'Appalto: "L'appalto prevede, inoltre, la pulizia, manutenzione e vigilanza della aree, così come di seguito specificato:
- due volte al mese nel periodo autunnale ed invernale (gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre, novembre, dicembre);
- quattro volte al mese nel periodo estivo (giugno, luglio, agosto e settembre)."
Ma, a giudicare da quanto si vede, sulla parte più onerosa dell'appalto (più dei € 41mila), l'aggiudicatario è inadempiente con il colpevole silenzio dell'appaltatore (i nostri amministratori comunali) ... quindi ci ha fatto il "contropacco"!
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